Biviere e Lago di Lentini

L'attuale lago di Lentini occupa una parte del vecchio Biviere, che era stato fatto costruire da Federico II e bonificato in epoca fascista. Nei secoli passati aveva un particolare fascino, decantato da letterati ed artisti.

Descrizione

Alcuni ne attribuiscono l'origine ai Templari, che lo avrebbero realizzato tra la fine del XII secolo e l'inizio del XIII; essi avrebbero sbarrato l'alveo del fiume Trigona-Galici, qualche centinaio di metri prima della confluenza nel fiume San Leonardo, con lo scopo di creare una riserva di caccia e di pesca. La leggenda narra invece che Ercole, recando in dono a Cerere la pelle del leone di Nemea, si fosse innamorato dei luoghi facendo nascere un lago che da lui avrebbe preso il nome.

Il lago fu apprezzato e descritto già nell'Ottocento da viaggiatori stranieri, come Charles Didière, che, nell'agosto del 1829, chiamò il Biviere terza meraviglia della Sicilia. Il lago era però anche portatore di febbre e di morte: non appena arrivava il caldo, infatti, la malaria (descritta anche da Giovanni Verga) si diffondeva nel territorio circostante. Per questo motivo, vi furono già a partire dalla fine del XIX secolo, progetti di bonifica; intorno agli anni trenta il lago venne prosciugato. I lavori di bonifica durarono circa trenta anni. Scomparve così il lago di Lentini e con esso anche la flora e la fauna che in esso proliferava.

Alla fine degli anni settanta, si pensò alla ricostruzione del lago come serbatoio di acqua per uso agricolo e industriale. Fu con i finanziamenti della Cassa del Mezzogiorno che venne realizzato un invaso più piccolo ma più profondo con una capacità di 127 milioni di metri cubi utili d'acqua. Dopo lungo tempo e molte polemiche, il bacino si è riempito trasformandosi nuovamente in un'importante oasi naturalistica e in habitat per la sosta di uccelli migratori e per la nidificazione di molte altre specie. Infatti, secondo alcuni censimenti della LIPU, sono state contate 25000 presenze di volatili, appartenenti a 150 specie diverse, 15 delle quali vi nidificano.

Modalità di accesso

L'accesso al lago è consentito solo se si dispone di apposita autorizzazione.


Orari al pubblico

Da concordare con l'ufficio preposto.


Dove

Biviere

Quartiere: Biviere

96016 Lentini

Contatti

Ufficio cultura e turismo

Telefono: 095900535

Email: eventi@comune.lentini.sr.it

Struttura responsabile

8° settore

Via Macello, 10

96016 Lentini

Ulteriori informazioni

Dalla stazione ferroviaria di Lentini, girare a destra e seguire l'indicazione S.P.67 per Valsavoia. Il lago è visibile dal treno percorrendo la ferrovia Catania-Siracusa tra le stazioni di Lentini Diramazione e Lentini e percorrendo la Catania-Gela tra le stazioni di Lentini Diramazione e di Palagonia.

Ultimo aggiornamento

02/10/2024 09:13

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