E' stata edificata nei primi anni dell' 800 su di un pozzo presso il quale avrebbe avuto luogo il martirio dei tre Santi Patroni di Lentini. Secondo alcune fonti storiche, dentro questo pozzo venne gettata la lingua di Sant'Alfio dopo che gli venne strappata con delle tenaglie a carne viva e fu lasciato morire per dissanguamento.
La facciata neoclassica presenta uno stile semplice e lineare. Il grande portone rettangolare è sormontato da un ampio timpano spezzato al cui centro è presente una finestrella centrale anch'essa di forma rettangolare. Il frontone triangolare presenta ai vertici due pinnacoli a coppa ed una croce in ferro battuto. Il campanile, posto sulla destra, è caratterizzato da pilastri scanalati a gradoni che sostengono la cella campanaria di forma arcuata sormontata da un piccolo frontone delimitato da due pinnacoli a coppa.
All'interno della chiesa è presente un'unica navata caratterizzata da profonde arcate decorate con stucchi e decorazioni geometriche a bassorilievo.
Sull'altare maggiore sono posizionate tre statue che raffigurano i tre martiri Alfio, Filadelfo e Cirino. La leggenda narra che in occasione dei festeggiamenti dei tre santi, le statue vennero spostate e portate fuori dalla chiesa. In quel preciso momento si abbattè sulla città un violento sisma. Le statue vennero riportate all'interno ed il sisma cessò. Da quel momento non furono più spostate.
Nelle pareti laterali della Navata è possibile osservare un dipinto raffigurante il martirio dei tre Santi e la colonna che indica il punto esatto in cui ebbe luogo il martirio.
Nella parte centrale della Chiesa vi è il "Pozzo di Sant'Alfio" in cui sarebbe stata gettata la lingua del Santo. Secondo la leggenda, sotto ordine del pretore Tertullo, a Sant'Alfio venne strappata la lingua. Questa, cadendo a terra, fece tre balzi scavando tre pozzi da cui sgorga ancora oggi dell'acqua. Durante tutto l'anno il livello dell'acqua è bassisimo, ma nei giorni della festa si innalza fino a straripare.